COS'E' L'ORTODONZIA?

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Una corretta occlusione è molto importante sia dal punto di vista estetico che funzionale.

 

È fondamentale, perciò, eseguire visite periodiche ortodontiche fin da quando il bambino ha tutti i denti da latte al fine di garantire di tenere sotto controllo sia la corretta posizione dei denti sia lo sviluppo corretto delle varie funzioni che influiscono sulla struttura dento scheletrica.

 

Iniziare il trattamento precocemente permette di ottenere un risultato migliore. Anche in presenza di denti dritti ci possono essere problematiche nascoste. Il genitore deve prestare attenzione:

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1. Abitudini viziate (suzione del pollice e del ciuccio)

2. Problematiche respiratorie (adenoidi, respirazioni orali)

3. Russamento notturno

4. Mento troppo avanti o troppo indietro

5. Denti affollati o mal posizionati

6. Digrignamento

7. Frenulo superiore o della lingua corto

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Quando la famiglia nota nei bambini queste tipologie di problematiche è opportuno che si rivolta ad un ortodontista.

L’ortodontista è un odontoiatra che dopo la laurea ha conseguito la specialità in ortodonzia e che specificatamente si dedica alla cura del complesso dento-scheletrico.

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I vari difetti dento-scheletrici possono essere sia di origine genetica sia di origine funzionale. La posizione dei denti è influenzata da tutte le strutture che sono vicino.

Respirare, parlare, mangiare e deglutire costituiscono il primo vero apparecchio ortodontico. Se queste funzioni non sono correttamente eseguite e deviano dalla norma possono realizzare una malocclusione.

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In ragione di questo l’ortodontista sarà affiancato da un logopedista che si occuperà se necessario della rieducazione delle funzioni orali:

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1. Lo stato di riposo dei muscoli della bocca

2. La respirazione 

3. La deglutizione

4. L’ articolazione fonetica

5. La presenza di parafunzioni (succhiamento del dito, ciuccio, biberon ecc…)

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Solo ripristinando la corretta funzione potremo ottenere una stabilità nel tempo del trattamento ortodontico. La terapia ortodontica è individuale e utilizza sia apparecchi fissi e/o rimovibili.

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Noi dello Studio Dentistico Pagliari crediamo che sia sicuramente indicato intraprendere un trattamento ortodontico tra infanzia e adolescenza. Tuttavia, si possano ottenere ottimi risultati anche in età adulta, per un per un allineamento dei denti finalizzato al miglioramento del profilo estetico.

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Le ossa che interessano lo studio di un corretto piano di terapia ortodontico sono il palato e la mandibola, la crescita di tali ossa è ormai generalmente codificata, sappiamo bene quali sono le medie di sviluppo in rapporto all’età e quali devono essere i rapporti tra loro per prevedere un corretto sviluppo di queste strutture.

 

Dal momento in cui l’ortodontista si rende conto che qualcosa nella crescita o nel rapporto tra palato e mandibola non prosegue nel modo corretto: richiede, quindi, lo svolgimento di due esami radiologici fondamentali che sono l’ortopantomografia  e la radiografia del cranio in proiezione latero-laterale, inoltre procede alla presa delle impronte delle arcate dentarie per sviluppare un modello di studio in gesso.

 

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Con tali ausili strumentali si procede alla stesura di una diagnosi e di un corretto piano di trattamento. Dai modelli in gesso si desume quello che è il rapporto tra mandibola e palato, e se esiste una problematica a carico di una o entrambe queste basi ossee, dalle lastre invece, tramite appositi calcoli lineari o angolari codificati attraverso diversi piani di analisi studiati da numerosi autori nel corso degli anni, si ricava un piano di crescita e soprattutto una tendenza che se non intercettata porterà ad una problematica ossea stabile e più difficilmente curabile.

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Quanti apparecchi esistono?

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Una volta studiato il caso, lo step successivo è relativo alla scelta dell’apparecchio a cui fare ricorso. La grande differenza è tra gli apparecchi fissi, quelli mobili e gli allineatori trasparenti

 

• Negli apparecchi fissi solitamente posizioneremo degli attacchi su ogni singolo dente (possono essere in metallo, resina o porcellana) e sui quali viene trasmessa una forza adeguata grazie ad archi di metallo debitamente modellati

dall’ortodontista.

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• L’apparecchio mobile riguarda, invece, tutti quei dispositivi che possono essere inseriti e rimossi autonomamente dal paziente. A differenza dell’apparecchio fisso, è fondamentale una grande collaborazione tra ortodontista e paziente, soprattutto per il numero di ore di cui si fa uso dell'apparecchio, poiché si riflette direttamente sull’efficacia del trattamento. 
L’Ortodonzia mobile prevede l’utilizzo di apparecchi mobili che hanno lo scopo di agire sull’accrescimento delle basi ossee, quasi sempre il palato.

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• Gli allineatori trasparenti Nuvola (vai alla pagina dedicata) sono un sistema di allineamento composto da una serie di mascherine trasparenti che guidano lo spostamento dei denti fino a raggiungere la posizione desiderata. Il grande vantaggio di questi trattamenti è la bassa invasività grazie agli spessori omogenei e molto ridotti e soprattutto alla trasparenza data dai materiali quasi impercettibili che lo rendono praticamente inosservato a chi non è a conoscenza.

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Apparecchi ausiliari nella terapia possono essere:

1. L’espansore palatale rapido che espande il palato stretto sia per cause genetiche sia per cause funzionali respiratorie

2. La TEO o trazione extraorale è un dispositivo mobile che si applica agli ultimi denti dell’arcata superiore e serve per rallentare la crescita del mascellare superiore e aiuta a portare indietro i denti

3. La maschera Delaire è un dispositivo mobile fissato all’intera arcata superiore per avanzare la mascella superiore ed i relativi denti

4. La mentoniera è un dispositivo mobile che si applica al mento della mandibola nel tentativo di rallentarne la crescita

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